003g La cucina dell’ospedale da campo “n.201” ai tempi della Grande Guerra

Come già detto il maestoso Palace Hotel des Dolomites era stato costruito nel versante italiano, a pochi chilometri dall’allora confine di stato. Ancora oggi esiste una località, lungo la Strada d’Alemagna, designata la Dogana Vecchia. Cortina, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico, era a solo cinque chilometri nell’altro versante.

Il 27 maggio 1915, solo tre giorni dopo la dichiarazione di guerra, il tenente Edmondo Matter a capo d’una pattuglia di sette uomini “conquistò” Cortina, abbandonata dagli austriaci che si erano attestati su alte posizioni, più favorevoli e difendibili, sulle Tufane e sulla Croda de r’Ancona. Lo stesso tenente Matter, medaglia d’oro, morirà combattendo sul Carso. Una caserma di Mestre porta il suo nome.

 

cucina dell'hotel poi diventato ospedale
cucina dell’hotel poi diventato ospedale

l nuovo ospedale da campo n.201 non aveva bisogno di impiantare nuove cucine, queste c’erano già, e che cucine! Allestite per preparare pasti ad un clientela ricca, sofisticata ed internazionale non credo che fu difficile riadattarle a preparare il rancio per la truppa e per i feriti sistemati in camerate e nelle camere.

Ma cosà ci sarà nel gran pentolone che i cuochi soddisfatti sembrano supervisionare attentamente? Diciamo una gran montagna di spaghetti. La monaca a distanza sembra dare il suo consenso.

L’ospedale fu in funzione ed operativo fino agli inizi di novembre del 1917, poi dopo il collasso di Caporatto di certo ci fu un gran fugone per evitare d’esser presi prigionieri dalle truppe austroungariche-tedesche che stavano incalzando. Era stato il giovane Rommel, che si era riposizionato venendo dal fronte russo, che aveva sfondato a Caporetto

           Nel libro “Dalle Dolomiti al Grappa, la ritirata dal Cadore dopo Caporetto” di Musizza e De Donà si legge <<Drammatici avvenimenti succedevano intanto in Val Boite. Qui la mattina del giorno 7 (novembre) l’ospedale da campo n°201 sito nel Palace Hotel des Dolomites venne preso d’assalto dalle popolazioni di Borca, Villanova, Serdes e Resinego, che trafugarono tutto, dai materassi alle tele d’altare, mentre gli Austriaci erano impegnati a requisire soprattutto vacche e manzetti per macellarli all’istante per la fame delle nuove truppe in arrivo>>

Chissà dove sarà andato a finire il pentolone, ma sopratutto dove era AB? Forse rilocato in un altro ospedale. Di certo i negative di vetro si salvarono.

 

Durante una mia ricerca nell’internet ho trovato in una pagina pubblicitaria dell’attuale hotel Park Des Dolomites quest’immagine della storica cucina. Si nota subito che la foto è stata censurata, la monaca ed il soldati se ne sono andati. 

pubblicita' trovata nell'imternet
pubblicita’ trovata nell’imternet

Ritrovare questa in un sito internet mi ha sorpreso molto; ma come è possibile che avessero quest’immagine di cui io posseggo il negativo di vetro? Non riesco ad trovare una plausibile risposta. Posso solo pensare che il dottore fotografo avesse una sua camera oscura nell’ospedale e che abbia stampato e poi lasciato quest’immagine a qualcuno e che infine miracolosamente sia sopravvissuta fino ai nostri giorni in qualche cartella dell’hotel.

Ho scritto al Park Des Dolomites, non avuto alcuna risposta. 

 

Nota: ringrazio ancora il sig. Daniele “Gira” Girardini che mi ha fornito ulteriori informazioni sull’ospedale da campo n.201, sul tenente Matter, nonché sul gli eventi riportati nel libro. “Dalle Dolomiti al Grappa, la ritirata dal Cadore dopo Caporetto”

Il sig. Girardini cura un interessante sito dedicato alla Grande Guerra combattuta anche fra le impervie cime del Cadore.

www.cimeetrincee.it 

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