La guerra si combatteva anche nelle retrovie, lontano dal fronte. Tutta la nazione era stata travolta in un cataclisma che avvolgeva tutti nel suo tragico turbinio.

Quasi ogni famiglia aveva qualcuno al fronte. Tutti temevano il peggio, tutti temevano l’arrivo di certi signori compunti e seri, vestiti di nero che comparivano alla porta con la tragica notizia che un loro caro era morto.
Ma si cercava anche di sorridere.
I bambini han da sempre giocata alla guerra e per questi soldatini la guerra, anche se lontana, c’era per davvero ed era solo un gioco.
Erano i figli di AB? Ma forse sono dei parenti, dei nipotini. Tornato in licenza, ha scattato quest’immagine stereoscopica dei due bellicosi guerrieri, armati fino ai denti.
Sembra una casa padronale di campagna, magari con la porta della cucina che dà direttamente nel piazzale dalle grandi mattonelle. Ed chi era il ragazzo più grandicello con la testa involtata con la sciarpa? Forse aveva gli orecchioni.
I soldatini, considerando la loro età ai tempi della Grande Guerra, fecero in tempo a crescere per esser pronti a partire per la Seconda Guerra Mondiale. E quale sarà stato il loro destino?
Continuo a farmi, a fare domande, ma poi ho ben poche risposte.